Emocromo

 
è considerato l'esame di base per tutte le indagini ematologiche, per la valutazione del numero delle cellule nel sangue. 
Il sangue è formato da  globuli rossi , globuli bianchi e piastrine e da una parte liquida formata da plasma e siero.
Un millimetro cubo di sangue di un soggetto normale contiene circa 5 milioni di globuli rossi, 7 mila globuli bianchi e 250.000 piastrine. Tutti insieme questi elementi costituiscono il 40-45% del sangue, il restante 55-60% costituito dal plasma.

I valori normali di media vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo. La carenza di globuli bianchi porta a frequenti infezioni; l'eccesso indica a volte la presenza di malattie infettive.

Appare quindi molto evidente quanto il sangue, con i suoi componenti, sia per molti ammalati unico e insostituibile fattore di sopravvivenza.

Un emocromo completo dunque è strutturato in tre compartimenti, che attualmente comprendono i seguenti parametri:

  • conta dei globuli rossi ed ematocrito, volume cellulare medio ed ampiezza di distribuzione del volume eritrocitario, concentrazione dell'emoglobina, emoglobina corpuscolare media e concentrazione emoglobinica corpuscolare media.
  • conta dei globuli bianchi e formula leucocitaria.
  • conta piastrinica e piastrinocrito, volume piastrinico medio, ampiezza di distribuzione del volume piastrinico.

I suddetti parametri sono utili per stabilire se esistono anomalie a carico delle cellule del sangue.

l'unità di misura
di solito utilizzata per determinare il numero delle cellule del sangue sono il microlitro ( mL ), cioè un milionesimo di litro, oppure il litro ( L ). Se per esempio nel campione di sangue ci sono 5.000 globuli bianchi si vedrà sul referto, accanto alla sigla per i globuli bianchi: 5 x 10 3 /mL oppure 5 x 10 9 /L, che è la stessa cosa.

Valori  "normali"
Poiché nessuna persona é uguale ad un'altra i valori "normali" sono semplicemente indicativi. Sta ad un medico , che ci conosce da tempo, il responso finale sul nostro stato di salute.


Alcuni termini tecnici dell'emocromo

Hb=
.  Esprime la quantità (espressa in grammi) di Hb(emoglobina) presente in un L di sangue. A volte si usa il decilitro (dL) come unità di misura. Dire che il campione esaminato contiene 15 grammi di Hb per dL o 150 grammi per L è la stessa cosa.

Ht= .  Ematocrito in italiano. Esprime la percentuale del volume del sangue che è occupato dai G lobuli R ossi. Il valore dell'ematocrito segue di pari passo quello dei GR , per cui esso è diminuito nelle anemie ed aumentato nelle poliglobulie.

MCV= ,  Volume Corpuscolare Medio. Indica il volume medio dei globuli rossi.  Se il volume diminuisce, come nelle talassemie o nell'anemia da carenza di ferro, i GR sono definiti microcitici; se aumenta (p.e. nelle anemie da carenza di vitamina B12) si avrà una macrocitosi delle emazie.

MCH= . Indica la quantità media di emoglobina in ogni globulo rosso.

MCHC= , Indica la concentrazione media di emoglobina all'interno del singolo globulo rosso.

MPV= , Volume Piastrinico Medio. Indica il volume medio delle piastrine.

PLTS= ,  Piastrine. Indica il numero di piastrine presenti nel campione esaminato. Piastrinopenia o trombocitopenia è la diminuzione delle piastrine; piastrinosi o trombocitosi indica un loro aumento.

RBC= . Globuli Rossi (GR) in italiano. L'anemia è una diminuzione dei GR (ma in alcune anemie, come le talassemie, il numero dei globuli rossi può essere aumentato), mentre un loro aumento è indicato dal termine poliglobulia o eritrocitosi. 

RDW = contaglobuli automatici.

HDW= è il grafico della distribuzione della popolazione cellulare suddivisa secondo classi di volume cellulare. Esso è molto utile per identificare cellule frammentate, agglutinate e la presenza di popolazioni dimorfiche.

WBC . =Globuli Bianchi (GB). Indica il numero di GB per mL o L di sangue. I GB sono chiamati anche leucociti. Una diminuzione del loro numero si definisce leucopenia, mentre il termine leucocitosi indica un aumento dei GB.

Ematocrito rappresenta la percentuale di volume occupata dalla componente corpuscolata rispetto al sangue in toto;esso viene espresso come rapporto (l/l)

Globuli bianchi: (o leucociti) hanno una funzione di difesa dell'organismo. Alcuni servono a distruggere le sostanze estranee penetrate nell'organismo; altri servono alla formazione di anticorpi.
Sono divisi in:

  • Neutrofili . Il loro compito principale è la difesa dell'organismo dalle infezioni, specie se causate da batteri. Contengono diverse proteine e sostanze chimiche in grado di danneggiare irreversibilmente le membrane dei microorganismi patogeni.
  • Eosinofili . La loro funzione principale è la difesa dell'organismo da alcuni tipi di parassiti. Gli eosinofili aumentano anche nelle malattie allergiche (asma bronchiale, rinite allergica, orticaria ecc.) e possono essere responsabili di alcuni sintomi caratteristici di queste malattie.
  • Basofili . La loro funzione non è molto ben conosciuta. Anch'essi aumentano nelle allergie: contengono istamina che, se liberata in eccesso nel sangue e nei tessuti, provoca sintomi fastidiosi (come il prurito o la comparsa di pomfi cutanei) per combattere i quali si usano spesso farmaci chiamati antiistaminici.
  • Linfociti . In realtà i linfociti comprendono diversi sottotipi: i principali sono i linfociti B, T, Natural Killer. Queste sottopopolazioni hanno funzioni diverse: I linfociti B producono anticorpi, molecole importanti nella difesa dell'organismo dalle infezioni; i linfociti T non producono anticorpi ma elaborano altre molecole importanti nella difesa dalle infezioni, soprattutto virali. Essi inoltre sono in grado di riconoscere in modo specifico cellule estranee e svolgono un ruolo essenziale nella difesa dell'organismo dai tumori e nel rigetto dei trapianti. Le cellule Natural Killer (NK) sono simili ai linfociti T.
  • I diversi sottotipi di linfociti non sono riconoscibili al microscopio ottico o con i comuni contatori elettronici. Per studiarli bisogna ricorrere a metodiche sofisticate disponibili solo in laboratori specializzati.
  • Monociti . Sono importanti nella difesa dell'organismo da alcuni tipi di batteri, come quello che causa la tubercolosi.

Globuli rossi: (eritrociti o emazie) contengono emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno e l'anidride carbonica, un gas che si forma nei tessuti come prodotto terminale del metabolismo cellulare. Nei polmoni avviene lo scambio fra l'ossigeno (contenuto nell'aria inspirata) che penetra nei GR e si sostituisce all'anidride carbonica che si era legata all'emoglobina nel sangue venoso: l'anidride carbonica è così eliminata nell'aria espirata, impedendone l'accumulo nel sangue. I GR si formano nel midollo emopoietico a partire da cellule immature chiamate eritroblasti. Per la loro maturazione sono necessarie numerose sostanze, principalmente ferro, vitamina B12 e acido folico, in mancanza delle quali si ha una diminuita produzione di GR e quindi un'anemia.  Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi). La carenza di globuli rossi porta ad anemie, l'eccesso a problemi circolatori.
Il numero dei globuli rossi, di media ,va da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo.

Piastrine: sono i più piccoli elementi del sangue. In un millimetro cubo di trovano circa 300.000 piastrine. La loro durata media è brevissima: 3-5 giorni. La loro funzione è importante nella coagulazione del sangue. La carenza porta ad emorragie anche spontanee; l'eccesso predispone a trombosi.

Plasma: rappresenta la parte liquida del sangue. E' un liquido giallo oro composto da svariate e complesse sostanze. Si può dire che i più importanti elementi e complessi chimici vi sono presenti: minerali (calcio, sodio, potassio, ferro, rame, fosforo, ecc.) sostanze grasse, sostanze zuccherine, ma soprattutto sostanze proteiche. Le funzioni del plasma sono numerose: la sua funzione fondamentale è quella di mantenere costante il volume del sangue circolante, di cedere ai tessuti e alle cellule sostanze prevalentemente di tipo nutritivo.
E' inoltre compito del plasma di raccogliere tutte le sostanze di rifiuto derivante dal metabolismo delle cellule e di eliminarle attraverso i reni e il sudore.

Siero: utilizzato per la ricerca di anticorpi specifici di cui un ammalato ha bisogno e che possono essergli utili, sia a titolo preventivo (es. sieroterapia antitetanica) sia a titolo curativo quando la malattia infettiva si è già manifestata.


 

torna alla pagina analisi: che cosa sono e a cosa servono