NINFOPLASTICA

 
VAGINOPLASTICA

 

PLASTICA ALLE PICCOLE LABBRA DELLA VAGINA

Dopo il botox per le labbra, il silicone per il seno, e la blefaro per gli occhi, adesso molte donne vogliono provare il ritocco estetico vaginale.

La vaginoplastica è una chirurgia mirata a ridurre le dimensioni delle piccole labbra.

Per tanto tempo argomento tabù, quello di parlare delle parti intime e più precisamente della vagina, ora questo intervento, che a molte persone sembra trasgressivo, è sempre più praticato, soprattutto per due ragioni principali: una mediatizzazione cresciuta della procedura, ed ad una evoluzione delle tecniche operatorie divenute più sicure e più perfezionate o elaborate. 
Infatti alcune donne trovano che le labbra della vagina sono talmente allungate, da de-passare le grandi labbra, più o meno pronunciate e più o meno estetiche e si creano dei complessi, per il proprio sesso, che non osavano mostrarsi nude sia davanti ad un uomo che al ginecologo.

 

LA CHIRURGIA DEGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI 

Definizione

L'ipertrofia delle piccole labbra, è definita per una dimensione eccessiva delle piccole labbra per rapporto a quelle delle grandi labbra.
Normalmente le piccole labbra sono quasi interamente nascoste dalle grandi labbra. A volte le piccole labbra sporgono ed oltrepassano la fessura vulvare, e questo, le donne definiscono “ labbra pendenti”.
L'ipertrofia delle piccole labbra appare il più spesso durante la pubertà,quando le piccole labbra crescono in maniera eccessiva, legate anche ad una semplice impregnazione ormonale (ostregenesi).
L'ipertrofia può essere uni o bilaterale simmetrica o asimmetrica.
Inoltre l'ipertrofia delle piccole labbra, aumenta con le gravidanze e finisce, con il diminuire,con l'arrivo della menopausa
La chirurgia di riduzione delle piccole labbra e' richiesta dalle donne da 18 a oltre 60 anni.

  

COME SI SVOLGE UNA VAGINO PLASTICA ?

Lo specialista dopo aver eseguito una visita spiega alla paziente le diverse tecniche chirurgiche, dei risultati ed i rischi dell'intervento,essendo l'obiettivo di ritirare l'eccesso cutaneo-mucoso,per dare alla vulva, un aspetto più estetico e ridurre il fastidio causato dalla ipertrofia delle piccole labbra.
L'intervento si esegue in sala operatoria con una leggera sedazione o con solo anestesia locale.
Lo specialista é libero di accettare o di rifiutare la richiesta della paziente se la trova ingiustificata o eccessiva.

 

LE TECNICHE CHIRURGICHE

Esistono diverse tecniche per questo intervento ma solo due, per la vaginoplastica, sono praticate, la soluzione LONGITUDINALE( tecnica la più anziana) e la soluzione TRIANGOLARE ( tecnica più recente) che comportano ognuna degli avvantaggi e o degli inconvenienti.
La scelta della tecnica deve essere fatta in funzione della morfologia delle piccole labbra e dalla esperienza del chirurgo 

 

LA TECNICA DELLA RESEZIONE “ LONGITUDINALE “

Consiste nel recidere longitudinalmente e ritirare direttamente le parti eccedenti delle piccole labbra, tra le grandi labbra. La cicatrice é allora situata longitudinalmente su bordo libero delle piccole labbra. Le cicatrici sono generalmente invisibili.
Anche se questa tecnica, resta indicata per risolvere certe situazioni ( in particolare nei casi di asimmetria importante) presenta l'inconveniente di rimpiazzare il bordo libero delle piccole labbra ( tessuto pigmentato e spesso ) con una cicatrice longitudinale su una mucosa fine e fragile.
Questa tecnica é la più rapida. 

  

LA TECNICA DELLA RESEZIONE TRIANGOLARE (O A “ V “ ) E SUE VARIANTI

Questa tecnica più recente permette di risolvere sia il problema della lunghezza che dell'altezza delle piccole labbra. Inoltre asportando un triangolo con vertice, al punto più alto interno delle piccole labbra,, la cicatrice non né più longitudinale, ma perpendicolare al bordo libero delle piccole labbra, per rapporto alla fessura vulvare. Si é così risolto il problema del possibile fastidio da strofinamento degli indumenti intimi, il rischio di difficoltà di cicatrizzazione o di dolori durante i rapporti sessuali (dispareunia).
Inoltre modificando la forma o la posizione del triangolo, con questa tecnica é possibile adattare nel miglior modo la resezione in funzione della localizzazione e dell'importanza della ipertrofia.
Infine, in certi casi di ipertrofia importante, é possibile la resezione con due triangoli (anteriori e posteriori).
Le zone di contatto dei punti di sutura con gli indumenti intimi é molto ridotto.
Per questa tecnica occorre per l' intervento, più tempo rispetto a quella “ longitudinale”.

 

QUANTO TEMPO DURA L'INTERVENTO ?

Normalmente dai 30 ai 45 minuti in media. Non è necessario il ricovero, é sufficiente restare per 1-2 ore nella struttura.

  

RISCHI E POSSIBILI COMPLICAZIONI

 Come per ogni intervento chirurgico la vaginoplastica comporta alcuni rischi, ma quasi sempre rari e senza alcuna gravità:

  • Sanguinamento

  • infezione

  • rottura dei punti di sutura, e quindi con la necessità di rimettere i punti

  • fastidio durante i primi rapporti sessuali

 

QUALE SONO LE CONSEGUENZE POST - OPERATORIA DI UN VAGINO PLASTICA?

Le conseguenze sono praticamente indolori.
E' possibile sentire del fastidio camminando e di constatare un endema (leggero rigonfiamento) molto modesto della vulva nei giorni successivi all'intervento.
Non sono necessarie delle medicazioni post operatorie, é sufficiente il lavaggio con acqua e sapone.
I fili di sutura sono riassorbibili e spariscono dopo qualche giorno, o due settimane al massimo.
Tutte le pratiche sportive, il nuoto ed i rapporti sessuali sono sconsigliati per almeno quattro settimane così pure utilizzo del tampone.
E' sconsigliato di portare dei vestiti troppo stretti ( gonne, leggings)
Evitare biancheria intima stretta e proteggi slip troppo spessi.
I risultati definitivi possono essere apprezzati da 3 a 6 mesi dopo l'intervento.

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