LA CATARATTA

 

CHE COS'E' LA CATARATTA?


LA CATARATTA è un opacamento progressivo del CRISTALLINO (la lente naturale collocata dietro l’iride).

Il cristallino è costituito:

1) da una parte centrale (
nucleo).
2) da una parte periferica (
corticale anteriore e posteriore)

3) e da un involucro (
capsula)

 

È una malattia antica quanto l’uomo e da sempre costituisce la prima causa di cecità.

Il nome deriva dalla antica credenza che fosse un velo che scendesse sugli occhi, come una cascata, (ricordate le cataratte del Nilo?)


Il paziente affetto da cataratta avverte:

1. un calo progressivo della vista
2. una
visione offuscata
3. un
abbagliamento all’aperto
4. i
colori sembrano meno vivaci
5. in molti casi la
comparsa (o se già presente, l’aumento) della miopia.





L’unica terapia è chirurgica.


LA CHIRURGIA della cataratta è una CHIRURGIA MINI-INVASIVA, tecnica d'avanguardia, appannaggio di pochi centri in Italia.








Chi è colpito da cataratta?



IL CRISTALLINO, Dopo i 50 anni, come per tutte le strutture connettivali del nostro corpo (articolazioni, vasi sanguigni), va incontro ad un processo di senescenza, che ne causa la perdita di trasparenza.
La cataratta interessa prevalentemente la terza età, ma non è esclusiva di questo periodo della vita.
può insorgere anche nei pazienti diabetici, in persone che hanno fatto uso prolungato di farmaci (come il cortisone, il cordarone, i chemioterapici), in seguito a ferite o a traumi oculari gravi, in persone affette da altre malattie oculari come le uveiti ed in seguito ad una eccessiva esposizione ai raggi solari. Purtroppo può essere presente alla nascita, cioè congenita

Quali sono i sintomi della cataratta?

L’effetto sulla visione è quello rappresentato nella figura allegata.


Il paziente lamenta un offuscamento progressivo della vista ed un abbagliamento all’aperto. I colori sembrano meno vivaci ed in molti casi si ha la comparsa (o se già presente, l’aumento) della miopia.

Quando l’opacità del cristallino diventa molto densa non si è più in grado di distinguere gli oggetti; in fasi molto avanzate si può avere la perdita anche totale della vista, che potrà essere pienamente recuperata, dopo l’intervento chirurgico.

 

Quando è il momento migliore per operare di cataratta?

Quando  non si riesce più a condurre la propria vita in modo pieno, quando ci sono delle limitazioni nelle attività giornaliere, allora è il momento di operare. La decisione va presa di comune accordo tra paziente ed oculista.

 

Qual è  la cura della cataratta?

È una malattia antica quanto l’uomo e da sempre  costituisce la prima causa di cecità.

In presenza di cataratta non esistono medicine, diete od occhiali in grado di farla regredire.
Finora l’unico trattamento valido è di tipo chirurgico. Non è un’operazione da eseguire
d’urgenza e può essere praticata indipendentemente dal grado di opacizzazione del
cristallino quando impedisca al paziente di svolgere le normali attività quotidiane.

L’intervento di cataratta costituisce oggi l’OPERAZIONE CHIRURGICA  più  eseguita in TUTTO IL MONDO.

LA CHIRURGIA della cataratta è una chirurgia mini-invasiva, che significa:

- MICROCHIRURGIA cioè chirurgia eseguita con microscopio operatorio.
-
MICROINCISIONALE, cioè con 2 piccoli fori che non necessitano di punti di sutura;
- Uso di
CRISTALLINO ARTIFICIALE PIEGHEVOLE
-
TEMPI
DI intervento di pochi minuti
- Regime ambulatoriale: un’ora dopo l’intervento si può far ritorno a casa
 

Tecnica di intervento: FACOEMULSIFICAZIONE del nucleo della cataratta

Si usa una mini sonda ad ultrasuoni chiamata facoemulsificatore, che rompe il nucleo della cataratta in tanti piccoli pezzi, i quali vengono asportati da una linea di aspirazione sita all’interno della sonda stessa.
Il cristallino è avvolto da un involucro sottile (sacco capsulare) che lo sorregge. La capsula viene lasciata al suo posto, poiché occorre come supporto per il nuovo cristallino artificiale e perché mantiene separata la porzione posteriore dell’occhio (vitreo e retina) da quella anteriore.

introduzione della lentina intraoculare arrotolata, che si dispiega all’interno del sacco capsulare

Il cristallino naturale non più trasparente viene così sostituito da una lentina artificiale. Nella nostra tecnica utilizziamo esclusivamente cristallini intraoculari pieghevoli, che possono essere inseriti, arrotolati come un sigaro,nelle microincisioni.

Anestesia: l’occhio si può rendere insensibile con la sola instillazione di gocce (anestesia topica) o in alternativa con delle iniezioni vicine all’occhio(anestesia locale); solo in rari casi può rendersi necessaria l’anestesia generale.


Nella quasi totalità dei casi adottiamo l’anestesia topica, la quale ci dà la possibilità’ di operare anche i pazienti che soffrono di patologie cardiologiche e in terapia anticoagulante (cardioaspirina, cardirene, tiklid, coumadin e similari)

NESSUN BENDAGGIO al termine dell’intervento.

Lente intraoculare ben posizionata nel sacco capsulare, dietro l’iride

Cosa succede dopo l'intervento di cataratta?

Il giorno successivo all’intervento il paziente operato è sottoposto ad una normale visita per verificare che non ci siano infezioni postoperatorie precoci , che la pressione intraoculare sia nella norma,  per spiegare  il protocollo delle infezioni postoperatorie.

Il paziente deve avere alcune precauzioni:



portare un occhiale da sole, perché si rimane più sensibile alla luce per qualche tempo.

instillare colliri antibiotici per 2 settimane
• non strofinare l’occhio operato per 3 settimane
• usare di notte una conchiglia di plastica per una settimana a protezione dell’occhio
• non fare sforzi per 2-3 giorni, non prendere in braccio bambini
• evitare ambienti polverosi o malsani per 2 settimane
• dal 3° giorno è possibile radersi, lavarsi il volto, fare la doccia con cautela.
• Effettuare i 3 controlli del protocollo delle infezioni postoperatorie : il giorno successivo all’intervento, una settimana e 3 settimane dopo l’operazione chirurgica ( a seconda del periodo di incubazione dei vari germi).



- La cataratta è un velo che copre la parte anteriore dell’occhio ?

la cataratta è la progressiva opacizzazione della piccola lente che abbiamo all’interno dell’occhio chiamata cristallino

 

- La cataratta può essere curata con farmaci o trattamenti di rieducazione visiva?
Non esistono terapie mediche. l’unico modo per curare la cataratta è l’intervento chirurgico.


- Quanto dura l’intervento di cataratta ?
Di solito dura da meno di 10 minuti a 20 nei casi più complessi.

 

- È necessario il ricovero?
È un intervento ambulatoriale. Dopo qualche ora si può far ritorno al proprio domicilio.


- L’intervento richiede una anestesia generale?

Si somministrano solo alcune gocce di collirio anestetico (anestesia topica) e l’intervento è totalmente indolore.


- L’intervento viene eseguito con il LASER?

Normalmente si usa una mini sonda ad ultrasuoni chiamata facoemulsificatore, che rompe il nucleo della cataratta in tanti piccoli pezzi, i quali vengono aspirati da una linea di aspirazione sita all’interno della sonda stessa.

Da qualche tempo è in commercio un LASER a FEMTOSECONDI in grado di eseguire alcune fasi dell’ intervento di cataratta, ma è ancora necessario associarlo ad un facoemulsificatore ad ultrasuoni.


- Bisogna tenere chiuso l’occhio  dopo l’intervento?

Alla fine dell’intervento l’occhio  normalmente non viene bendato ma è necessario portare degli occhiali da sole, necessari per qualche giorno, affinché l’occhio convalescente si riabitui alla intensità della luce.

 

- L’intervento può correggere difetti visivi preesistenti come miopia, ipermetropia ed astigmatismo?

I nuovi cristallini artificiali ci permettono di correggere con buona attendibilità l’ 80% dei difetti visivi preesistenti nel paziente. L’ultima generazione di lenti intraoculari TORICHE, MULTIFOCALI e MULTIFOCALI-TORICHE possono eliminare gli astigmatismi e permettere di superare anche la presbiopia.


- Dopo l’intervento bisogna portare sempre gli occhiali?

L’occhio operato riesce a vedere bene senza l’uso di occhiali correttivi nel 80% dei casi, nel caso sia stato possibile impiantare una delle lenti, di cui si è approfondito nel punto precedente. Questo dipende dalle caratteristiche oculari di ogni paziente.


- La tecnica chirurgica più moderna richiede punti di sutura?
Nella tecnica microchirurgica a piccolo taglio (MICS) acronimo di Micro Incisional Cataract Surgery, le due incisioni necessarie sono di diametro talmente piccolo da  non richiedere , normalmente, nessuna sutura.


- Rimane una cicatrice visibile dall’esterno?
L’intervento non lascia nessun segno visibile.


- Chi è malato di glaucoma può fare l’intervento di cataratta?

Di solito l’intervento di cataratta riduce la pressione intraoculare indotta dal glaucoma ed è possibile con una certa frequenza ridurre i colliri antiglaucomatosi o addirittura sospenderli dopo la chirurgia della cataratta. Esistono comunque varie tecniche che permettono il contemporaneo trattamento chirurgico sia della cataratta sia del glaucoma nei casi più gravi.

 

- Le donne vengono colpite più degli uomini?
la cataratta incide di più sulle donne ma va considerato il fatto che la loro vita media è significativamente più alta.


- La cataratta colpisce solo le persone anziane?
sono presenti in buon numero anche cataratte congenite, traumatiche, da farmaci, in conseguenza di malattie generali, giovanili, oltre a quelle senili.


- L’intervento è pericoloso?
Il rischio zero in chirurgia non esiste, ma le nuove tecniche fanno di questo intervento uno dei più sicuri. In Italia vengono effettuati circa 500.000 interventi di cataratta all’anno, 3.000.000 negli USA ed è l’intervento d’elezione più eseguito al mondo.


- Prima di intervenire bisogna aspettare che la cataratta maturi?
Oggi è proprio il contrario, le nuove tecniche  microincisionali consigliano che l’intervento venga eseguito prima che il cristallino diventi troppo duro da non poter essere aggredito con facilità dalle scariche di ultrasuoni necessari per romperlo.. Questo riduce i tempi operatori e di conseguenza i rischi e migliora i risultati post operatori.

 

- L’intervento è facile e può essere effettuato in qualsiasi struttura?
La tecnica è molto sofisticata e richiede un chirurgo aggiornato ed esperto, attrezzature ed organizzazione adeguate per ridurre i rischi di complicazioni ed assicurare un adeguato recupero visivo.
Tanto Più la chirurgia si miniaturizza, maggiori sono i vantaggi per il paziente in termini di rapidità di recupero visivo, di rapidità di ritorno alle normali attività e di riduzione dei disturbi postoperatori. Per contro  aumenta in modo esponenziale il coefficiente di difficoltà dell’intervento da parte del chirurgo, il quale si trova a lavorare su strutture anatomiche delicatissime con sempre minor spazio a disposizione.


- Chi è in cattive condizioni di salute può  essere operato?
Vi sono pochi casi inoperabili, ma è comunque  sempre necessaria una attenta valutazione da parte del chirurgo e dell’anestesista nei casi a rischio.

 

- La cataratta può ritornare?

La cataratta non ritorna. Può presentarsi invece una  opacità del sacco capsulare,che conteneva prima il cristallino naturale e successivamente  sede di quello artificiale. Viene chiamata cataratta secondaria ed è causata dalla migrazione di cellule epiteliali dall’equatore del sacco stesso. Questa nuova opacità viene trattata ambulatorialmente con lo YAG laser.


- l pazienti con alterazioni della retina o con maculopatie possono essere operati?

Ogni patologia associata va valutata singolarmente dallo specialista, ma in generale non esistono controindicazioni assolute all’intervento. Deve comunque essere ben compreso che il recupero visivo potrebbe essere modesto, in conseguenza della gravità delle patologie associate.