Emorroidi: progressione della patologia

     
Mano a mano che lo sfiancamento si accentua si può parlare di:
Emorroidi di:

I° grado: Sono iniziali noduli emorroidari che non fuoriescono dall'ano durante le spinte della defecazione, ma che possono anche sanguinare.
       1° grado

II° grado: Sono noduli emorroidari che iniziano a fuoriuscire dall'ano durante le spinte della defecazione, sono quindi visibili all’esterno ma si riducono immediatamente quando finiscono gli sforzi.   2° grado

III° grado: Sono noduli emorroidari che fuoriescono dall’ano durante la defecazione e che rimangono all’esterno sino a quando non sono ridotti manualmente e che rimangono all’interno del canale anale sino alla successiva defecazione.   3° grado

IV° grado: Con questo termine si descrivono i cuscinetti emorroidari che sono sempre all’esterno del canale anale e che non rientrano spontaneamente e che, se ridotti manualmente si ripresentano all'esterno anche senza sforzi.   4° grado
Questa valutazione delle emorroidi è limitata solo ad uno degli aspetti della malattia. L’importanza della malattia stessa può essere messa in relazione anche all’entità del disagio del paziente come dall’entità del sanguinamento.

Alcuni pazienti anziano hanno relativamente pochi "disturbi" anche in presenza di emorroidi di III°-IV° grado e quindi non ritengono di avere bisogno di un trattamento.

E’ da tenere presente che, nelle donne, le variazioni indotte dal ciclo mestruale possono influire sulle dimensioni dei noduli emorroidari.

Le emorroidi possono così presentarsi:
  1. emorrroidi marginali accompagnate da ematomi, rigonfiamenti venosi più o meno sviluppati e ricoperti da cute.
  2. merische, pieghe cutanee accompagnate da emorroidi interne, esiti di altra patologia anale. Non hanno significato patologico.
  3. ematoma anale
  4. edema perianale o trombosi emorroidaria esterna


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Questa valutazione delle emorroidi è limitata solo ad uno degli aspetti della malattia. L’importanza della malattia stessa può essere messa in relazione anche all’entità del disagio del paziente come dall’entità del sanguinamento.

Alcuni pazienti anziano hanno relativamente pochi "disturbi" anche in presenza di emorroidi di III°-IV° grado e quindi non ritengono di avere bisogno di un trattamento.

E’ da tenere presente che, nelle donne, le variazioni indotte dal ciclo mestruale possono influire sulle dimensioni dei noduli emorroidari.

Le emorroidi possono così presentarsi:

  1. emorrroidi marginali accompagnate da ematomi, rigonfiamenti venosi più o meno sviluppati e ricoperti da cute.
  2. merische, pieghe cutanee accompagnate da emorroidi interne, esiti di altra patologia anale. Non hanno significato patologico.
  3. ematoma anale
  4. edema perianale o trombosi emorroidaria esterna