Malattia di Dupuytren

 

CHIRURGIA DELLA MANO .


La malattia di Dupuytren è un ispessimento patologico dell'aponeurosi palmare, una struttura fibrosa normalmente molto sottile situata, a livello  del palmo della mano e delle dita, al di sotto della cute. Sebbene   spesso non dolorosa, questa patologia comporta nel tempo una graduale contrattura di una o più dita della mano, ed un conseguente deficit funzionale della stessa.

CAUSE
Le cause sono ignote. Pregressi traumi alla mano o l'uso della stessa per attività lavorative anche pesanti non sono legati all'insorgere della malattia. Essa è più frequente nel sesso maschile, ed è una patologia ereditaria. E' associata all'abuso di sostanze alcoliche, al diabete e l'insorgenza aumenta con l'età.

SINTOMI
I sintomi sono legati all'evolvere della contrattura, insorgono normalmente in modo graduale ed evolvono nel tempo.

Noduli (Stadio 0-1)
Sono il primo stadio della malattia. Uno o più piccoli noduli compaiono a livello del palmo della mano, e spesso non sono dolorosi.
Cordone (Stadio 1-2)
Nel tempo, i noduli tendono a formare un cordone duro e retraente nel palmo della mano, la quale inizia a perdere la normale funzionalità. Anche i cordoni spesso non sono dolorosi, sebbene possano iniziare a dare un disturbo nella funzionalità della mano.
Retrazione delle dita (Stadio 3\4)
Rappresenta l'ultimo stadio della malattia. Una o più dita della mano iniziano a retrarsi per colpa del cordone.  La pelle sopra la lesione diventa sottile e tesa, e può dare dolore. La mano perde una parte importante della normale funzionalità.

TERAPIA
La malattia di Dupuytren viene curata negli stadi 2, 3 e 4, si può avvalere di fisioterapia e posizionamento di splint e tutori per evitare la rigidità delle dita ma è sostanzialmente chirurgica.
Le tecniche sono molteplici: l'intervento consiste nell'asportazione, tramite specifiche incisioni, della porzione di aponeurosi coinvolta dalla malattia e nella liberazione delle dita dal cordone retraente. Spesso è inoltre necessario intervenire con una plastica della cute, che - come già detto – negli stadi avanzati del Dupuytren diventa particolarmente tesa e sottile nella zona sovrastante la lesione.

In casi selezionati si può eseguire la sezione del cordone usando aghi senza pertanto incidere la cute o perlomeno limitando notevolmente le incisioni ( cordotomia con aghi)
L'intervento   viene  eseguito in  anestesia   locoregionale,  con   iniezione   di  anestetico  sotto l'ascella da parte dell'anestesista (blocco ascellare). La procedura viene praticata  in regime di  day surgery.
Il paziente viene medicato dopo sette giorni dall'intervento, ed i punti rimossi dopo 15-20 giorni dallo stesso. Talvolta possono servire più medicazioni per arrivare ad una completa guarigione della ferita chirurgica.
Le possibili complicanze dell'intervento chirurgico sono le infezioni, per la cui prevenzione viene praticata terapia antibiotica un'ora prima della procedura, danni ai nervi e vasi della mano, spesso legati al cordone della malattia che può avvolgere queste delicate strutture, si possono inoltre verificare ematomi o necrosi del tessuto cutaneo.
In casi estremamente rari si possono verificare delle crisi ischemiche tali da portare a necrosi il dito interessato
Il recupero solo parziale della motilità del dito, frequente negli stadi 3 avanzati e 4, è causato dalla prolungata rigidità delle dita coinvolte.

A distanza nel tempo possono comparire recidive della malattia.